Lavoro. Furlan: “Servono relazioni industriali partecipative ed un nuovo modello contrattuale per alzare le buste paga”.

“La Cisl è pronta a sedersi ad un tavolo assieme alle altre organizzazioni sindacali e a Confindustria per ridisegnare il modello sindacale per il nostro Paese”. Accoglie così il segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan oggi a Expo per l’Assemblea annuale di Confindustria, “l’invito di Squinzi per individuare assieme nuove relazioni industriali e un nuovo modello contrattuale, dando peso e valore alla contrattazione di secondo livello”.

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Tavola rotonda “Partecipazione e contrattazione per il lavoro protagonista dello sviluppo”

“Noi crediamo che i tempi siano maturi per sperimentare forme di condivisione del governo dei processi e della governance delle imprese. I lavoratori accettano che una parte del loro contributo sia remunerata in base all’andamento aziendale, ma pretendono di poter contribuire con il proprio apporto di intelligenza e competenza a determinare le scelte di cui dovranno comunque subire e gestire le ricadute.”

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Conservatori spiazzati dall’idea renziana di “sindacato unico”.

(…) Con il tramonto del sindacato legato al partito e alla sua ideologia, e con il declino dei partiti ideologici, potrebbe sembrare che serva un unico sindacato nazionale che si occupa solo dei problemi dei lavoratori e non fa “politica partitica” come adombrato da Renzi.

(…) Ma al livello nazionale, tranne che nella teoria marxista-leninista, non c’è un unico interesse dei lavoratori privati e pubblici uniti fra loro contro i datori di lavoro.

(…) Da ciò consegue che occorre passare a sindacati territoriali e aziendali per valorizzare la contrattazione d’azienda e di gruppo e la produttività.

(F. Forte, Il Foglio, 26.05.2015)

Se la “locomotiva” tedesca va in sciopero: lotte sindacali e politiche salariali nella Germania di Angela Merkel.

Il 2015 si preannuncia come uno degli anni più caldi per la Bundesrepublik. Non soltanto per un inverno piovoso e grigio, dove – con gran rammarico dei bambini e delle loro slitte – la neve è caduta per appena pochi giorni dicembrini. E non esclusivamente per la torrida estate che attualmente regala un insolito cielo azzurro e un sole brillante. Il 2015 ha tutte le caratteristiche di un anno “caldo” anche e soprattutto perché la Germania pare attraversata dalla maggiore ondata di scioperi registrata negli ultimi vent’anni.

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Integrare rappresentanza, nuova contrattazione, partecipazione.

Il governo ha chiesto alla Commissione Lavoro del Senato di sospendere l’esame del disegno di legge sulla partecipazione dei lavoratori perché ha comunicato di voler sollecitare le parti sociali, anche convocandole, a ridefinire le regole della contrattazione collettiva facendole evolvere verso una maggiore attenzione alla dimensione aziendale. Le pratiche partecipative sono l’espressione più evoluta della contrattazione aziendale ed è quindi evidente il nesso tra esse e la evoluzione della contrattazione collettiva verso la dimensione aziendale.

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Federmeccanica pubblica “Il manifesto delle relazioni industriali”.

Partecipazione e Coinvolgimento

Nell’attuale contesto socio economico caratterizzato da sfide complesse, si rende ancor di più necessaria una nuova alleanza tra impresa e lavoro per rilanciare il prodotto metalmeccanico nel mondo, ridare competitività alle nostre imprese e occupazione ai lavoratori. Crediamo in un nuovo modello di Relazioni Industriali fondate sulla partecipazione e sul coinvolgimento di tutti gli attori: le Parti sociali e gli individui.

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Il “racconto del lavoro”, secondo Guido Baglioni.

Recensione di Serafino Negrelli, professore in Sociologia economica del dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano Bicocca, pubblicata su www.ildiariodellavoro.it.

Ho avuto il privilegio di intervistare Guido Baglioni, in due occasioni e periodi differenti del suo lungo percorso di ricerca e di riflessione teorica sui problemi del lavoro, prima e dopo la sua nomina come professore emerito dell’Università di Milano Bicocca. Si è trattato di un privilegio, peraltro a disposizione di tutti, poiché quelle interviste non offrono solo la memoria di un importante protagonista della storia del sindacato e del lavoro negli ultimi cinquant’anni, ma soprattutto presentano questa storia non più come storia “minore” bensì come contributo fondamentale del progresso democratico del nostro paese.

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G. Baglioni, Un racconto del lavoro salariato, il Mulino, 2014.

Recensione di Marco Carcano, Università di Parma, ISMO, pubblicata su www.aidp.it.

L’ultimo libro di Baglioni rappresenta certamente uno sforzo convincente di mostrare il ruolo che il lavoro salariato ha ricoperto nelle dinamiche economiche e sociali dal dopoguerra ad oggi, in Italia, non trascurando, laddove necessario, qualche riferimento comparativo e storico.

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Conversazione con Guido Baglioni

G. BaglioniUn anno fa, grazie e insieme all’amico “mentore” Piero Baroncini, ho avuto la grande opportunità di trascorrere un pomeriggio con Guido Baglioni.

“E’ difficile immaginare le vicende di quarant’anni di lavoro italiano, di sindacato e relazioni industriali, di democrazia industriale ed economica e di riflessioni su queste vicende senza passare attraverso i contributi di Baglioni, la sua costanza di attenzione, il suo impegno morale, senza la sua identificazione, pacata ma profonda, verso di esse” (estratto della presentazione del volume: Lavoro, sindacato, partecipazione. Scritti in onore di Guido Baglioni, a cura di G.P. Cella e G. Provasi, Milano, F. Angeli, 2001).

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