Azionariato dipendenti in Europa: continua lo sviluppo.

Dalla rassegna emerge che l’anno scorso registra un ulteriore progresso verso l’azionariato dei dipendenti in Europa, anche durante questa nuova crisi. La tendenza all’aumento del numero di dipendenti azionisti continua, arrivando a 7,1 milioni di persone interessate nelle grandi aziende. Se aggiungiamo un milione di dipendenti azionisti nelle PMI, il numero totale in Europa raggiunge gli 8,1 milioni.

Nel complesso, detenevano 310 miliardi di euro a maggio 2020, in calo rispetto ai 350 miliardi di un anno prima. Questo è dovuto al primo shock della crisi pandemica. Tuttavia molte prospettive sono già cambiate da allora e all’inizio del 2021 i dipendenti europei detengono 420 miliardi di euro in azioni delle loro aziende, una cifra record mai raggiunta prima.

Nel 2020, lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti  nelle grandi aziende europee è proseguito. Un numero crescente di aziende sta predisponendo piani azionari per il personale. Nel 2020, il 94% delle grandi aziende europee registrava l’azionariato dei dipendenti. L’88% di queste proponeva piani azionari di ogni tipo, mentre il 53% aveva piani “a base ampia” per tutto il personale e il 60% aveva piani di stock option.

Infine, il 29% delle grandi aziende europee ha avviato nuovi piani di azionariato del personale, una proporzione che tende ad aumentare di anno in anno.

La crisi pandemica non è certo la prima crisi vissuta dall’azionariato del personale in Europa. Negli oltre 50 anni in cui i piani azionari per i dipendenti sono stati sperimentati nelle grandi aziende europee, si sono verificate ripetutamente crisi di ogni tipo. Ogni volta, lo scenario di interpretazioni e avvertimenti negativi è sempre lo stesso: “ve l’avevamo detto”, “è troppo rischioso”, “questa volta è fatta, l’azionariato del personale è morto”.

Eppure i fatti sono parlano chiaro: sono più di 50 anni che l’azionariato dei dipendenti in Europa non cessa di confondere i suoi detrattori. Più si diffonde, più trova sostegno.

Ciononostante, l’azionariato dei dipendenti è in pericolo in Europa. Sta diventando sempre meno democratico. Il calo del tasso di democratizzazione dell’azionariato dei dipendenti è stato drammatico negli ultimi dieci anni, e questo riguarda tutti i paesi europei, con la notevole eccezione del Regno Unito. Questo calo è principalmente legato alla tendenza alla delocalizzazione delle grandi aziende europee. In un contesto di rapida delocalizzazione e di mancanza di armonia fiscale, è sempre più difficile per le aziende esportare i loro piani azionari per i dipendenti al di fuori del loro paese d’origine.

(efesonline.org)

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