Il recupero cooperativistico d’impresa è un fenomeno esemplare e potenzialmente contagioso di reazione collettiva e solidale alle dinamiche scadenti del capitalismo neoliberale (in primis alla finanziarizzazione delle imprese), che stanno condannando una porzione crescente di risorse – umane e non soltanto – a diventare scarti. Si tratta, peraltro, di esperienze durature di mutualismo in ambito produttivo: 202 delle 218 imprese recuperate prima del 2003 sono durate in media 15,2 anni, di contro ai 12 anni di vita media delle piccole e medie imprese italiane.
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#DemocratizingWork – Il lavoro: democratizzazione, demercificazione, risanamento ambientale.
Chi lavora è molto di più che una semplice risorsa. Questa è una delle lezioni principali che dobbiamo imparare dalla crisi in corso. Curare i malati; fare consegne di cibo, medicine e altri beni essenziali; smaltire i rifiuti; riempire gli scaffali e far funzionare le casse dei supermercati: le persone che hanno reso possibile continuare con la vita durante la pandemia di COVID-19 sono la prova vivente che il lavoro non può essere ridotto a una mera merce.
Marcello Bianchi – Serve una legge per promuovere la democrazia economica?
Le posizioni espresse dalla CISL in occasione dell’ultimo congresso mostrano una chiara impostazione contrattualistica, coerente con la sua storia e i suoi valori fondativi. Viene ribadita la netta contrarietà a interventi legislativi sul salario e sulla rappresentanza, che minerebbero lo stesso ruolo del sindacato in una società pluralistica. Questo si basa proprio sull’autonomia contrattuale delle condizioni di lavoro, in primis i salari, e su un sistema di rappresentanza aperto alla competizione e al riconoscimento reciproco delle parti.
Mario Bozzi Sentieri – La Cisl si riscopre “partecipativa”, è tempo di un fronte ampio per la cogestione?
In sede di relazione introduttiva al XIX Congresso Confederale, il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha posto l’accento sulla necessità di costruire un nuovo modello di relazioni sociali, attraverso la realizzazione della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, come previsto dall’art. 46 della Costituzione.
Daniele Ciravegna – I lavoratori e la partecipazione alla gestione delle imprese
Il 4 maggio scorso, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, nel corso di un incontro con le rappresentanze sindacali dei lavoratori di GTT (Gruppo Torinese Trasporti, società in house del Comune), ha presentato l’idea che il Consiglio di amministrazione della stessa venga allargato da tre a cinque membri, includendovi anche una persona designata dalle rappresentanze dei lavoratori.
Marjorie Kelly & Karen Kahn – The case for investing in Employee Ownership
For many years now, conventional solutions to income and wealth inequality—minimum wage, unions, progressive taxation, or guaranteed income—have failed to gain enough momentum to reverse the trend of greater and greater accumulation among the already well-off. What if we added a new approach, focusing on a primary source of wealth, business ownership, and how to transfer that wealth directly to the workers struggling today?
Will Ing – Employee ownership: who really wins?
Zaha Hadid Architects (ZHA) has become the UK’s largest architecture practice to be owned by its employees. Last month, shares in the 500-strong company were gifted to a trust, where they are now held on behalf of staff, following the wishes outlined in Hadid’s will.
Raffaele Lungarella e Francesco Vella – Le nuove vie per la partecipazione dei lavoratori
Nella scorsa legislatura, era stata presentata una proposta, poi arenata, per allargare la partecipazione dei lavoratori all’azionariato dell’impresa. Cinque nuovi disegni di legge stanno provando a tornare sul tema. Le principali caratteristiche.
Piergaetano Marchetti e Marco Ventoruzzo – Voto di lista per i lavoratori: è il momento di osare
Molte società per azioni, quotate e non, prevedono la presenza in CdA di rappresentanti della minoranza degli azionisti, ma solo raramente è previsto uno spazio per i lavoratori, sul modello tedesco. È arrivato il momento di aprirsi a questa ipotesi?
Francesco Delzio – Partecipare all’impresa per rimotivare il lavoro
Smart working, dimissioni di massa, nuovi equilibri tra occupazione e vita privata. L’era Covid sta rivoluzionando il mondo del lavoro con velocità e intensità impressionanti, disegnando una nuova architettura sociale che potrebbe mutare ancora sotto i nostri occhi lasciando spazio a ulteriori innovazioni. Il lavoro agile o ‘a distanza’, che all’inizio della pandemia è stato percepito da molti imprenditori come ‘male necessario’, è invece considerato oggi il pilastro di una nuova organizzazione del lavoro in grado di archiviare il modello taylorista.