In Germania un nuovo progetto di legge punta a rafforzare la codeterminazione.

A settant’anni dalla prima legge sulla cogestione nel settore del carbone e dell’acciaio, la Germania è oggi in procinto di adottare un nuovo provvedimento legislativo, per promuovere una maggiore diffusione dei consigli di fabbrica, organo di rappresentanza dei lavoratori in azienda, e il rafforzamento dei relativi diritti di codeterminazione.

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Nasce l’Istituto Stato e Partecipazione.

Nell’epoca della globalizzazione, dell’individualismo sfrenato, del progressismo globalista che va a braccetto con la finanza, c’è ancora spazio per concetti come Patria e lavoro? L’Istituto «Stato e Partecipazione» nasce nella profonda convinzione che sì, anche in un’epoca «moderna» come la nostra, le migliori armi dell’uomo siano riposte nell’identità, nella responsabilità contro l’ipertrofia dei diritti, nell’amore per la propria comunità e per la Nazione intesa come entità che abbraccia sia le generazioni passate che quelle future.

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La Storia, Ideali e Azioni. La Prima Repubblica: gli Anni ’70 ’80 e ’90 fino a Mani Pulite – Antidoti al pensiero unico economico. Accame e il Socialismo Tricolore.

«Trovo buffi gli eroici soldatini che combattono le battaglie dell’antifascismo, contro un regime finito nella prima metà del secolo scorso e di cui da allora nessuno si è più seriamente proposto la restaurazione». Parole di un’attualità straordinaria pronunciate più di 15 anni fa da Giano Accame, che coglievano la strumentalità palese di chi, agitando fantasmi del passato, cercava di etichettare ogni avversario politico per estrometterlo dal dibattito pubblico, tentando di squalificarlo moralmente e impedendo allo stesso tempo un maturo rapporto con la storia. Lo stesso schema che si ripete oggi e che ha funestato l’agone politico per decenni, per via dell’egemonia culturale degli ambienti progressisti. Continua la lettura

La Storia, Ideali e Azioni. La Prima Repubblica: la Ricostruzione fino ai movimenti del ‘68 – Le vite parallele di Enrico Mattei e di Adriano Olivetti.

Dalle utopie ai fatti
Sessant’anni fa, il 27 febbraio 1960, su un treno diretto in Svizzera, moriva, all’età di 59 anni, Adriano Olivetti. Due anni e mezzo prima della morte di Enrico Mattei avvenuta il 27 ottobre 1962 all’età di 56 anni , a causa di un attentato all’aereo su cui viaggiava partito da Catania e diretto a Milano. Per ricordarlo, riprendiamo l’articolo pubblicato sulla Staffetta del 2 novembre 2012, autore Roberto Macrì, che traccia un parallelo molto significativo tra queste due figure di imprenditori che hanno avuto un ruolo determinante nella ripresa dell’economia italiana dopo i traumi delle seconda guerra mondiale.
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Aziende, chi comanda in Germania: tra politica, sindacati e stakeholder.

Nelle scorse settimane (prima dell’emergenza coronavirus) l’amministratore delegato del colosso dell’auto Volkswagen ha dichiarato di essere in cerca di un attivista climatico per farsi supportare “aggressivamente” nelle politiche ambientali aziendali: <<We have so many ideas, but they take too long to implement in our big organisation, so I need someone really aggressive internally>>.

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Rafforzare la voce dei lavoratori nei casi di ristrutturazione e insolvenza aziendale.

Martedì 6 Novembre abbiamo avuto l’opportunità di partecipare al seminario “Company mobility and workers representatives in company boards” organizzato dalla European Trade Union Confederation (ETUC) a Bruxelles.

Tra i temi trattati nel corso del seminario, come sempre supportati da rappresentanti del mondo accademico, sindacale e professionale di alto livello e respiro internazionale, ci permettiamo di segnalare e allegare in particolare la pubblicazione ETUC in merito alla revisione europea del regolamento sulle procedure di insolvenza aziendale e le relative linee guida e raccomandazioni per tutelare e migliorare i diritti di partecipazione dei lavoratori nelle procedure di ristrutturazione.

Brochure Insolvency Guideline_IT

Industria 4.0 e lavoro: le tecnologie favoriscono la cultura della partecipazione.

Le tecnologie per l’Industria 4.0 richiedono un nuovo tipo di organizzazione del lavoro in cui diventa fondamentale la partecipazione dei lavoratori. Solo di recente in Italia si stanno diffondendo nuove forme di partecipazione diretta, trainate dall’innovazione organizzativa e tecnologica e soprattutto dalla lean evoluta. Per esempio sta crescendo la delega su obiettivi ai singoli lavoratori  per aumentare la loro autonomia, l’uso dello smart working o del teamwork, Ma come alimentare la partecipazione diretta all’innovazione? In questo articolo tratto da “R-Innovare il Family Business. L’intelligenza naturale dell’imprenditore come differenziale competitivo” (Guerini Next), Luciano Pero, docente di Organization Theory and Design al MIP-Politecnico di Milano, illustra una serie di metodi. “Se si diffondessero – sostiene – si creerebbe certamente in Italia una nuova cultura della partecipazione”.  Continua la lettura