Egea sbarca a Rovigo con l’agrovoltaico di Boara Polesine.

Il report del Financial Times “Europe’s Climate Leaders 2021”, realizzato dall’Istituto di ricerche tedesco statista GmbH, ha analizzato 4.000 aziende europee tra le più sensibili al tema della sostenibilità ambientale; di queste solo 10 sono italiane e all’interno di questo gruppo ristretto, Egea si colloca al primo posto tra le aziende di servizi energetico-ambientali presenti.

Una conferma per Egea, sempre più protagonista del processo di transizione ecologica e ambientale, che si impegna per il benessere dei territori in cui opera, attraverso la produzione di nuove energie in armonia con la natura, e per garantire alle nuove generazioni un futuro sostenibile, più verde e con minori emissioni di Co2.

“La casa delle buone energie” recita il claim di Egea, una sorta di grande famiglie con oltre 20 differenti azioni dal punto di vista energetico rispettose dell’ambiente: dalla produzione di energia idroelettrica, al biogas, al fotovoltaico, al teleriscaldimento, alla green mobility, ed anche all’agrovoltaico, come nel caso del recente progetto di Boara alle porte di Rovigo presentato dalla società Agrovoltaica, controllata dal gruppo Egea in autorizzazione regionale.

Il gruppo è una Spa al 100% italiana, si presenta come multiutility pubblico privata, nata nel 1956 e sviluppatasi a partire dal 1983 passando sotto il controllo della famiglia Carini di origini emiliane, con un forte legame al territorio, una visione glocal ed un impegno sempre più evidente verso una crescita sostenibile ed inclusiva.
Ha sede ad Alba, in Piemonte, un territorio dichiarato di interesse comunitario Mab Unesco dal 2015, presta una attenzione maniacale all’aspetto ambientale nel territorio in cui opera, celeberrimo per il vino e per la raccolta del tartufo ed esporta il proprio modello dal nord al sud Italia, con una politica “non discriminante” per i territori.

“Fare le cose fatte per bene ed il rispetto delle regole” è per Egea ben di più di un motto, ma un modus operandi che fa parte della filosofia di comportamento che esporta sempre nei territori in cui si presenta. Sostenibilità e vicinanza, i tratti distintivi di questa azienda sana, partecipata da 103 comuni italiani, che è cresciuta e continua a crescere tanto che la parte pubblica arriverà a breve a 130 amministrazioni locali socie. Oltre ai soci pubblici, sono circa 90 le piccole, medie e grandi aziende che caratterizzano la componente privata; tra queste, alcune tra le più importanti aziende del Piemonte.

Egea è motore per gli investimenti sul territorio con ricadute dirette dal punto di vista lavorativo, dalla manodopera alla gestione e manutenzione, alle iniziative locali. Egea non si mette in contrapposizione con il locale, ma piuttosto stringe rapporti di partenariato. La multiservizi ha un valore della produzione prossimo al miliardo di euro annui nei settori dell’energia, dell’ambiente, dell’acqua.

Con la crescita costante dei soci pubblici e dei soci privati,  si assicura sempre più una condivisione ed un agire comune, garantito in particolar modo dalla presenza di un sistema di Governance dualistico: da una parte il Consiglio di Gestione presieduto da Pierpaolo Carini,  dall’altra il Consiglio di Sorveglianza che è la garanzia e la voce di tutta la parte pubblica che esercita direttamente la volontà impartita dai comuni soci, con presidente Giuseppe Rossetto. In fine  il Comitato Scientifico di cui è presidente l’accademico Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino.

Egea sbarca a Rovigo con Agrovoltaica, società del gruppo, controllata direttamente attraverso il presidente Marco Cerchio, proponente del progetto fotovoltaico di Boara Polesine “Corte San Marco” che garantisce la produzione agricola sotto i pannelli grazie alla tecnologia agrovoltaica per la produzione di energia elettrica pulita, a zero emissioni di Co2 o altri fattori climalteranti.

(Rovigooggi.it)

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