Il Cnel rilancia la partecipazione.

Il doping non fa bene nello sport, ma anche sul versante dell’occupazione. Il Rapporto sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva presentato dal Cnel certifica quanto hanno sostenuto da subito soprattutto Cgil, Uil ed Ugl: gli incentivi a pioggia hanno alterato i comportamenti dei datori di lavoro, facendo segnare un picco nelle assunzioni a tempo indeterminato, immediatamente seguito da un rapido decalage, fino ad arrivare alla situazione attuale nella quale il 90% delle nuove assunzioni è a tempo determinato.

Secondo il Cnel, quindi, soltanto incentivi strutturali possono assicurare una progressione costante dei contratti a tempo indeterminato, così da bilanciare la crescita dell’occupazione temporanea. L’elemento più preoccupante è che le imprese tendono a prediligere il contratto a tempo determinato anche in una situazione espansiva, come l’attuale che segna una ripresa del prodotto interno lordo. Il presidente Tiziano Treu ha anche dedicato un passaggio molto interessante alle relazioni industriali. Per l’ex ministro, il sistema dovrebbe poggiare sulla partecipazione dei lavoratori agli utili e alla vita aziendale, in maniera tale da rafforzare i meccanismi che legano i dipendenti al successo di una attività imprenditoriale.

(www.lametasociale.it, 06.12.2017)

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