La partecipazione diretta al tempo della trasformazione digitale del lavoro. Il caso italiano.

Ringraziamo i nostri main contributors, Salvo Leonardi per averci messo a disposizione l’allegato Working Paper sulla partecipazione diretta e Aldo Amoretti per il costante supporto nell’arricchire il nostro “archivio”.

Pubblichiamo di seguito l’abstract in italiano del documento.

Lo studio che presentiamo in questo working paper è il prodotto di una ricerca che è stata realizzata fra il 2020 e il 2021 nell’ambito di un progetto europeo (intitolato DIRECT II)†, dedicato al tema della partecipazione diretta dei lavoratori, in relazione ai mutamenti socio-tecnici indotti dalla rivoluzione tecnologica in corso. Esso si dispiega secondo un ordine tematico ed espositivo condiviso coi partner degli altri cinque paesi coinvolti.

Dopo un breve inquadramento teorico di cosa si intende per partecipazione diretta, si passa a correlare questa forma di organizzazione del lavoro con le altre, proprie e più tipiche del nostro sistema di relazioni industriali, sul terreno della rappresentanza e del coinvolgimento.

Vi è poi un capitolo dedicato ai temi dell’automazione e della digitalizzazione del lavoro, con alcune informazioni di base e, soprattutto, esaminando le maggiori ripercussioni sul lavoro, nel nostro dibattito accademico e sindacale.

La seconda parte è dedicata a due studi di caso, nei quali il nesso fra modello di business, nuove sfide tecnologiche e sistema partecipativo appare piuttosto significativo. Si tratta di Electrolux e di Autostrade per l’Italia, dove sono state realizzate alcune interviste con rappresentanti dei lavoratori, del sindacato e del top management.

Infine, nella terza ed ultima sezione, si è tentato di trarre alcune considerazioni conclusive, intorno all’interrogativo se il mutamento socio-tecnico in atto stia producendo realmente una maggiore umanizzazione del lavoro, e se il sindacato può essere ancora in grado di esercitare un ruolo da protagonista nel governo di questa complessa transizione.

Nel complesso, ne emerge un quadro chiaroscurale, contrassegnato da forti dualismi e ambivalenze, in cui opportunità e insidie si intersecano sin dentro lo stesso ambiente di lavoro. E nel quale il sindacato, sfidato nel suo ruolo di rappresentanza collettiva e intermediazione, deve trovare la capacità e le forze affinché il potenziale cognitivo e liberatorio di alcune innovazioni tecnologiche non venga svilito e distorto in forme più pervasive e dissimulate di sfruttamento, come purtroppo in non pochi casi sta accadendo.

Fondazione G. Di Vittorio_Salvo Leonardi_La partecipazione diretta

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