Premi di produttività 2017: regole, importi e detassazione.

Premi di produttività 2017: nuove regole relative a importo e detassazione del bonus produttività. Ecco tutte le novità introdotte con la Legge di Bilancio 2017.

Premi di produttività 2017: aumenta l’importo di quello che è stato già rinominato bonus produttività è che a partire dal 2017 potrà contare sulla detassazione per un importo massimo fino a 4.000 euro.

Nel testo di Legge di Bilancio 2017 sono state inserite nuove regole che riguarderanno i lavoratori e il bonus produttività 2017 e, tra queste, novità relative al regime di tassazione dei premi di risultato e le misure di welfare aziendale.

Cosa cambia e come cambia il premio di produttività 2017? In base alle nuove regole, a partire dall’anno prossimo l’importo massimo dei premi che potranno beneficiare della tassazione agevolata al 10% sale da 2 a 3 mila euro e da 2.500 a 4 mila euro nel caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione di lavoro. Inoltre, per i lavoratori che convertiranno il bonus produttività in misure di welfare aziendale è prevista la detassazione totale.

Con l’estensione dell’importo di premio di produttività tassato con l’imposta agevolata sostitutiva dell’Irpef al 10% viene anche prevista una nuova regola, ovvero l’estensione della platea di lavoratori subordinati beneficiari del regime di tassazione agevolata. Fissati infatti nuovi limiti di reddito per beneficiare della detassazione del bonus produttività 2017.

Si stima che, oltre all’importo di 590 milioni erogato dal Governo con la Legge di Stabilità 2016, le misure relative alla detassazione del premio di produttività e le misure di welfare aziendale avranno un costo ulteriore 560 milioni per il biennio 2018-2019, il tutto però a vantaggio dei lavoratori e delle aziende che potranno contare sull’implemento della produzione.

Vediamo nel dettaglio quali sono le novità relative ai premi di produttività 2017, ovvero cosa cambia rispetto a regole, detassazione e importi.

Premi produttività 2017: regole e importi. Ecco le novità

I premi di produttività 2017 sono stati uno dei punti al centro delle novità per le imprese inserite con la Legge di Bilancio 2017. A partire dal prossimo anno il regime di tassazione agevolata, ovvero l’applicazione dell’aliquota sostitutiva al 10% sarà estesa ad importi fino a 4 mila euro nei casi di coinvolgimento paritetico nell’organizzazione di lavoro ed esclusivamente in favore dei lavoratori subordinati.

Non si tratta dell’unica novità perché ad essere riviste anche le regole relative al limite di reddito previsto per accedere al regime di tassazione agevolata: potranno beneficiare della tassazione con aliquota unica tutti i lavoratori con reddito massimo fino ad 80 mila euro. In precedenza le agevolazioni sul premio di produttività erano rivolte esclusivamente entro il limite di 50 mila euro annui di reddito da lavoro dipendente calcolato nell’anno precedente a quello di percezione del premio. Questo vuol dire che titolari del diritto alla detassazione del premio di produttività saranno anche quadri e dirigenti d’azienda.

Ma non si tratta delle uniche novità relative ai premi di produttività: a partire dal 2017 sarà possibile sostituire l’importo erogato in busta paga con misure di benefit aziendale, per le quali è prevista la detassazione totale e non concorreranno alla determinazione del reddito imponibile.

Vediamo di cosa si tratta e quali i vantaggi per i dipendenti che sceglieranno di trasformare i premi di produttività 2017 in misure di welfare aziendale.

Premi di produttività 2017: beni e servizi di welfare aziendale, detassazione totale

Sul bonus produttività 2017 una delle nuove regole riguarda la possibilità di convertire l’importo del premio nelle cosiddette misure di welfare aziendale. Si tratta, in base a quanto previsto dal comma 4 dell’art. 51 del TUIR di beni o servizi come autovetture ad uso promiscuo, prestiti a tasso agevolato, alloggi concessi in uso e servizi gratuiti di trasporto ferroviario. Inoltre l’importo potrà anche essere utilizzato per fondi pensioni e previdenza complementare.

La portata dei piani di welfare aziendale viene notevolmente estesa e rafforzata dalla Legge di Bilancio 2017 e le nuove regole che coinvolgeranno i lavoratori saranno essenzialmente due. La prima prevede l’inclusione tra i beni e servizi esclusi dal reddito di lavoro dipendente e quindi non sottoposti a tassazione di alloggio, auto, prestiti a tasso agevolato e servizi di trasporto ferroviario gratuito.

La seconda novità prevede di promuovere la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria integrativa e gli investimenti in azioni. Per i dipendenti che sceglieranno di convertire il premio di produttività 2017 con una di queste opzioni, il valore ricevuto sarà esentasse e non rientrerà nel tetto massimo per il calcolo delle esenzioni.

Da gennaio, inoltre, non saranno considerati imponibili i contributi o i premi versati dal datore di lavoro per le polizze long term care e dread disease, per non autosufficienza e malattie gravi. I servizi e i beni potranno essere erogati al lavoratore anche con la possibilità di estensione al nucleo familiare, compresa la possibilità di convertire il premio di produttività in borse di studio erogate in favore dei figli.

Le agevolazioni fiscali per i premi di produttività si applicano ai datori di lavoro del settore privato. Imprenditori, enti pubblici economici, associazioni culturali, politiche o di volontariato, studi professionali, consorzi ed enti ecclesiastici: questi alcuni dei soggetti interessati dalle nuove regole che entreranno in vigore a partire dal 2017.

(Anna Maria D’Andrea, www.informazionefiscale.it, 30.01.2017)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *