Rinnovo integrativo: accordo innovativo tra Fater e RSU Pescara.

Nei giorni scorsi le rappresentanze sindacali, RSU, della Fater hanno sottoscritto un accordo con l’azienda che introduce elementi di innovazione in materia di welfare a favore dei lavoratori. L’accordo estenderà i suoi benefici nel prossimo triennio e prevede principalmente un incremento del premio partecipazione (che a regime varrà 2.100 euro) legato al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

Ma la vera novità, come tiene a sottolineare Gianfranco Di Giorgio del sindacato UILtec, è la possibilità di dedicare una quota (fino a un massimo di 2.000 euro) del premio di partecipazione all’istituto del Flexble Benefit introdotto dalla Legge di Stabilità del 2016, aprendo la strada al cosi detto salario indiretto. L’unicità di tale accordo risiede non tanto nel contenuto dell’accordo stesso, ma nella capacità di capitalizzare al massimo gli strumenti messi a disposizione dello Stato a vantaggio dei lavoratori e delle aziende per almeno 2 aspetti.

Il primo è che il lavoratore vedrà crescere il potere di acquisto del suo premio di partecipazione dedicato all’acquisto di servizi per la salute e la famiglia (flexible benefit) poiché questa quota non sarà sottoposta alla tassazione ordinaria, abbattendo di conseguenza il proprio imponibile. In secondo luogo questo accordo non aumenta il costo del lavoro, ma produce un risparmio per l’Azienda poiché il denaro versato su tale istituto non sarà soggetto a tassazione IRPEF e INPS. Entrando in dettaglio ecco cosa prevede l’accordo: Se il lavoratore decide, in maniera facoltativa, di dedicare fino a 2.000 euro al Flexble Benefit avrà una tassazione pari allo zero sull’intera somma (18.5% medio fra recupero tasse IRPEF e contributi INPS pari a 370 euro) e l’azienda darà un contributo economico pari al 10% (fino a 200 euro) sulla cifra versata dal lavoratore con un incremento del salario che potrà arrivare fino a 570 euro annui.

L’accordo inoltre prevede, in sostituzione degli istituti che il rinnovo del CCNL nazionale ha annullato a partire dal gennaio 2017: il pagamento del Premio Presenza e la giornata cadente di domenica (Pasqua), un incremento al recupero salariale introducendo un gettone alla presenza giornaliera di 0,90 euro per tutti i dipendenti (225 euro annui), Se quindi a livello nazionale le risposte alla crisi dei consumi e conseguentemente della produzione industriale sono andate nella direzione di indebolire i diritti dei lavoratori e abbassare i costi, questa importante realtà industriale territoriale dimostra ancora una volta che attraverso una contrattazione qualificata è possibile praticare soluzioni alternative facendo crescere il potere di acquisto del salario sfruttando le opportunità offerte dal welfare, e rilanciare la competitività dell’azienda abbassando il costo del lavoro.

Non è facile né scontato ottenere dei risultati a favore dei lavoratori – afferma Di Giorgio – ma dove c’è l’attenzione alle tutele e la capacità di cogliere e utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal legislatore, si possono bilanciare le richieste di competitività delle aziende con le giuste aspettative retributive dei lavoratori. La RSU Fater negli ultimi anni sta lavorando sulla strada della contrattazione attiva e propositiva con risultati che continuano ad arrivare. La convinzione è sempre più forte che questa è l’unica via per ottenere risultati eccellenti nell’ottica del vincere/vincere che soddisfi entrambe le parti”.

(www.ilpescara.it, 20.01.2017)

 

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