La cogestione aziendale, annunciata nella Costituzione italiana, ma mai applicata, è ormai una necessità. Lo impongono le trasformazioni tecnologiche, i processi di riconversione industriale, la crisi ed il dopo Covid. In Parlamento giacciono alcune proposte in materia. Sarebbe utile portarle all’attenzione dell’opinione pubblica, facendone oggetto di un confronto tra le parti sociali, rendendo finalmente chiare le rispettive posizioni ed evitando ogni traccheggiamento. Continua la lettura
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“Diritti e democrazia industriale in Europa”, il seminario della Cgil. Un confronto con i maggiori sindacati europei.
È ormai chiaro che è l’Europa il campo sul quale si gioca l’enorme questione del lavoro, dei diritti, delle tutele, delle legislazioni, soprattutto dopo il decennio della crisi del capitalismo, e l’avvio di una nuova fase molto critica sul piano industriale. I problemi aperti sono tanti, sia a livello continentale, che soprattutto a livello di ogni singolo Paese, dove sono state adottate misure di relazioni e di politiche industriali talmente differenti da delineare in Europa una sorta di mosaico impazzito privo di un disegno unitario, razionale e definito. Su questi temi, la Cgil ha organizzato un workshop, un seminario, dal titolo “Diritti e democrazia industriale in Europa”, chiamando al confronto esponenti di importanti sindacati europei, giuristi, esperti, con le conclusioni affidate al segretario generale Maurizio Landini. Ha coordinato i lavori Susanna Camusso, ex segretario generale della Cgil e oggi responsabile dell’Area politiche europee e internazionali del sindacato di corso d’Italia. Continua la lettura
Landini eletto segretario generale Cgil con il 93% dei voti.
Alcoa, 5% quote ai lavoratori. Cgil scettica, Bentivogli (Fim Cisl): “Novità positiva”.
“La partecipazione dei lavoratori all’azionariato nella nuova società che acquisirà lo stabilimento Alcoa di Portovesme è una cosa che vediamo di buon occhio e di cui già mercoledì prossimo, 11 aprile, alle 9.30 riferiremo nell’assemblea convocata con i lavoratori a Carbonia”.
Verso un nuovo Statuto dei lavoratori: Susanna Camusso a Genova.
In questi mesi la Cgil ha raccolto circa 1 milione e 200 mila per presentare al Parlamento una legge di iniziativa popolare che avesse al centro il lavoro. Se ne è parlato oggi in un incontro pubblico al teatro Carlo Felice alla presenza di Susanna Camusso.
La CGIL presenta Idea Diffusa, un’iniziativa per comprendere (e governare) l’innovazione.
Nel contesto del cambio di paradigma nei processi economici e industriali che stiamo vivendo, la confederazione sindacale CGIL si è messa in gioco costituendo una “Consulta Industriale”, una community di persone interne ed esterne all’organizzazione che ha l’obiettivo di interrogarsi su questi cambiamenti ed elaborare strategie per Industria 4.0 e, in generale, per le politiche industriali.
La ricetta contro il declino ? Tra multitasking e partecipazione.
Ma il sindacato, in particolare il sindacato italiano, è in crisi? In declino? E se è così, che tipo di declino? E, soprattutto, come porvi rimedio? Interrogativi che si ripropongono.
Bruno Ugolini – Bruno Trentin, il precursore
E’ possibile parlare di Bruno Trentin come precursore? L’interrogativo è stato posto nel corso di un seminario svoltosi a Torino a cura dell’Istituto Gramsci e della Cgil. Gli interventi di Enrica Valfrè, Ilaria Romeo, Pietro Marcenaro, Vittorio De Martino, Igor Piotto hanno preso lo spunto dalla presentazione del libro “L’itinerario di Bruno Trentin”, curato da Ilaria Romeo e Sante Cruciani (Ediesse). Io sono stato chiamato a parlare in particolare su un tema caro a Trentin: “L’utopia realistica della trasformazione del lavoro”.
Metalmeccanici, accordo innovativo, incremento salariale di 92 euro.
C’è l’accordo sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici e stavolta siglano tutti, comprese le tute blu della Cgil, la cui firma mancava da otto anni. Le parti hanno raggiunto l’intesa su un incremento salariale mensile di 92 euro, come media a regime, alla fine del quadriennio 2016-2019. L’aumento è frutto di una stima perchè, a differenza del passato, nel testo non ci sono cifre sul totale.
Modello contrattuale, c’è l’accordo con Confcommercio.
“La contrattazione torna nel luogo giusto, nel rapporto tra le parti sociali che definiscono le regole. Si determina che il rinnovo dei salari non è più legato all’inflazione, con i rischi che ci sono di sbagliare stagione economica. È invece molto legato all’andamento del settore e questo ci permette anche di discutere di produttività nel secondo livello utilizzando più indicatori che non siano solo quelli dello scambio tra intensità di lavoro e produttività”.