Martedì 15 febbraio, alle ore 12, presso l’Aula della Commissione Lavoro, le Commissioni riunite Finanze e Lavoro hanno svolto l’audizione di rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa.
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Marcello Bianchi – Serve una legge per promuovere la democrazia economica?
Le posizioni espresse dalla CISL in occasione dell’ultimo congresso mostrano una chiara impostazione contrattualistica, coerente con la sua storia e i suoi valori fondativi. Viene ribadita la netta contrarietà a interventi legislativi sul salario e sulla rappresentanza, che minerebbero lo stesso ruolo del sindacato in una società pluralistica. Questo si basa proprio sull’autonomia contrattuale delle condizioni di lavoro, in primis i salari, e su un sistema di rappresentanza aperto alla competizione e al riconoscimento reciproco delle parti.
Mario Bozzi Sentieri – La Cisl si riscopre “partecipativa”, è tempo di un fronte ampio per la cogestione?
In sede di relazione introduttiva al XIX Congresso Confederale, il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha posto l’accento sulla necessità di costruire un nuovo modello di relazioni sociali, attraverso la realizzazione della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, come previsto dall’art. 46 della Costituzione.
19° Congresso confederale Cisl, Sbarra: “Una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione”.
È in corso a Roma il 19° Congresso confederale della Cisl, al quale partecipano anche i delegati di First Cisl. L’importante evento, di cui è possibile seguire la diretta streaming sul sito www.cisl.it, è cominciato con l’Inno d’Italia ed europeo partecipato da oltre mille delegati provenienti da tutta Italia, una platea che rappresenta 4 milioni e 76mila iscritti, e numerosi ospiti internazionali, politici, sindacati e istituzioni. A salutare l’avvio dei lavori anche i messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Francesco.
Daniele Ciravegna – I lavoratori e la partecipazione alla gestione delle imprese
Il 4 maggio scorso, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, nel corso di un incontro con le rappresentanze sindacali dei lavoratori di GTT (Gruppo Torinese Trasporti, società in house del Comune), ha presentato l’idea che il Consiglio di amministrazione della stessa venga allargato da tre a cinque membri, includendovi anche una persona designata dalle rappresentanze dei lavoratori.
Partecipazione dei lavoratori e trasformazione digitale.
1. Il rinnovato interesse per il metodo partecipativo nel sistema italiano di relazioni sindacali
Il modello partecipativo ha storicamente occupato una posizione secondaria nel sistema italiano di relazioni sindacali, incentrato fin dall’avvio dell’esperienza repubblicana sul binomio conflitto-contrattazione collettiva.
Lavoratori nel cda Gtt, sindacati contro. La Cisl dice sì: può essere una svolta.
L’annuncio del sindaco, Stefano Lo Russo, sulla volontà di inserire un rappresentante dei lavoratori nel prossimo consiglio di amministrazione di Gtt ha creato «un acceso dibattito» tra i sindacati. Un po’ perché non si aspettavano una decisione del genere, un po’ perché sarebbe un modello di gestione totalmente innovativo in Italia che, a differenza della Germania dove invece è già collaudato, non ha nemmeno una chiara cornice normativa.
Zamagni, il compito del sindacato è restituire un’anima alle imprese.
“Il compito del sindacato è restituire un’anima alle imprese” perché un’organizzazione del lavoro che non consenta la “piena fioritura” della persona umana sarà sempre un’organizzazione del lavoro poco produttiva. Questa la premessa del ragionamento che l’economista Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ha svolto davanti alla platea di First Cisl nel corso della tavola rotonda “Futuro della finanza tra sostenibilità e digitalizzazione”.
Nasce a Bologna il primo Osservatorio sui cosiddetti “Workers Buyout”.
Individuare possibili casi di imprese destinate a chiudere, ma che possono essere salvate dai dipendenti i quali, associandosi in cooperative, possono comprare l’azienda per cui lavorano. È l’obiettivo del primo Osservatorio, nato a Bologna tra cooperative e sindacati, sui cosiddetti “Workers Buyout”, opportunità utili anche per riavviare imprese confiscate alla criminalità organizzata.
Assolombarda e le Organizzazioni Sindacali del territorio hanno siglato il protocollo che avvia il “Progetto Partecipazione”.
La transizione green e la digitalizzazione, due delle missioni del PNRR, sono alla base dei processi di innovazione che le imprese hanno necessità di implementare per creare sviluppo e migliorare la competitività internazionale. Un’evoluzione che passa anche dalla partecipazione dei lavoratori all’interno della vita aziendale. Una collaborazione attiva che ha l’obiettivo di contribuire all’efficienza e alla produttività dell’impresa e alla crescita economica del territorio.
Con queste finalità Assolombarda, sede di Monza e Brianza e le Organizzazioni Sindacali del territorio hanno firmato un Protocollo che definisce i principi e le attività del Progetto “Partecipazione”.