Indagine Eurofound sulla partecipazione dei lavoratori.

Pubblichiamo in allegato l’Executive Summary della terza indagine sulle imprese europee in merito alla partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori, condotta e pubblicata nel gennaio 2016 da Eurofound (www.eurofound.europa.eu), la fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, agenzia tripartita dell’Unione Europea istituita nel 1975.

Eurofound, Terza indagine sulle imprese europee, Partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori, January 2016

Sixmemos – Democrazia economica

Il tema della governance d’impresa e quello del controllo democratico dei mercati finanziari emerge più evidente dopo la crisi, cosi come quello dell’aumento della disuguaglianza e alla concentrazione del capitale. Esistono nel mondo esempi di corporation avanzate controllate e gestite dai lavoratori, anche fuori dalla logica cooperativa. Il caso della Mitbestimmung in Germania.

Intervista a Emiliano Di Carlo (parte I) – Partecipazione e responsabilità sociale d’impresa

IMG_419re6Presentiamo l’intervista in tre parti di Danilo Terra a Emiliano Di Carlo.

Presso l’università degli studi di Roma “Tor Vergata”, Di Carlo è Ricercatore confermato in Economia Aziendale e Professore Aggregato per i corsi di “Economia dei gruppi aziendali”, “Finanza e governance dei gruppi aziendali”, “Fundamentals of business” e “Corporate governance and accountability”. Svolge attività di docenza anche presso la Luiss Business School e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
E’ inoltre Vicedirettore del Master in Procurement Management e membro del Laboratorio sull’Impresa Sostenibile e Responsabile (COVISION).
Le sue attuali attività di ricerca e formazione si concentrano, tra l’altro, su tematiche di corporate governance, finalismo aziendale, responsabilità sociale d’impresa, business ethics e conflitto di interessi, dilemmi etici.

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Danilo Terra – Le potenzialità della codeterminazione strategica nel contesto internazionale e italiano

L’articolo 46 della Costituzione della Repubblica Italiana dichiara:

‘’Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.’’

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Co-determinazione, la vera forza del modello tedesco.

Renzi invoca il modello indu­striale tede­sco per ten­tare di risol­vere il pro­blema del lavoro e della disoc­cu­pa­zione. Però non dice che quel sistema indu­striale si fonda soprat­tutto sulla co-determinazione (Mit­be­stim­mung), che in ita­liano spesso si tra­duce male con coge­stione). In Ger­ma­nia i rap­pre­sen­tanti dei lavo­ra­tori sie­dono nel cda delle grandi e medie aziende con pari diritti degli azio­ni­sti: infatti per legge tutti i lavo­ra­tori, iscritti e non iscritti al sin­da­cato, eleg­gono non solo il con­si­glio sin­da­cale di fab­brica ma anche i loro rap­pre­sen­tanti nei con­si­gli diret­tivi delle imprese.

(…) I lavo­ra­tori tede­schi non hanno una par­te­ci­pa­zione finan­zia­ria nel capi­tale delle aziende (come invece vor­rebbe la Cisl in Ita­lia) e for­tu­na­ta­mente non sono legati agli utili del capi­tale ma hanno un potere reale sulle imprese. È que­sto il vero segreto della potenza mani­fat­tu­riera tede­sca: i lavo­ra­tori code­ci­dono del destino delle «loro» aziende e natu­ral­mente sono inte­res­sati a svi­lup­parle e a innovare.

(E. Grazzini, ilmanifesto.info, 03.09.2014)

Toni Ferigo – Mitbestimmung, codecisione tedesca

Sindacalmente.org ha già più volte trattato il sistema di relazioni tra impresa e rappresentanti dei lavoratori in Germania. Torniamo sull’argomento per due ragioni: la codecisione tedesca è considerata un punto di forza del sistema socio-economico e contribuisce al successo dell’industria tedesca; la Francia si appresta, dopo l’accordo del 13 Gennaio con CFDT, CGC (quadri), FO  e altri sindacati minori, a varare una legge sulla rappresentanza dei lavoratori nei comitati  di vigilanza nelle grandi imprese.

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