AISRI – 2022 Early-career conference

31 marzo – 1° aprile 2022

Il futuro del lavoro: digitalizzazione, sostenibilità, inclusione

La rapida evoluzione dei processi produttivi, le gravi crisi economiche degli ultimi decenni (innescate dallo shock finanziario del 2009 e, poi, dall’emergenza pandemica del 2020), le crescenti disuguaglianze che questi fenomeni favoriscono, stanno influenzando profondamente il modo di lavorare, di fare impresa e le relazioni sociali, giuridiche ed economiche che ruotano attorno al lavoro.

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Wolfgang Kowalsky – “More democracy at work” or “more power to big corporations”, which is the new paradigm ?

Ringraziamo l’autore, Senior Advisor della European Trade Union Confederation (ETUC), per averci messo a disposizione il suo contributo di pensiero estratto da “The future of Europe”, la recente pubblicazione dell’European Trade Union Institute (ETUI) a cura di Peter Scherrer, Juliane Bir, Wolfgang Kowalsky, Reinhard Kuhlmann e Matthieu Méaulle.

More democracy at work or more power to big corporations, which is the new paradigm ?

 

Quanto sono presenti i nostri sindacati?

Il 45% dei lavoratori altoatesini dispone di una rappresentanza sindacale direttamente nell’azienda in cui lavora. Il dato è riportato dallo studio IPL sulle condizioni di lavoro in Alto Adige (EWCS). La presenza di organizzazioni sindacali è superiore alla media nel settore istruzione ed educazione (83%) così come nelle grandi imprese, mentre è scarsa nei settori agricoltura e turismo e nelle aziende di piccole dimensioni. Secondo l’IPL gli spazi vuoti sulla mappa della presenza sindacale nelle imprese dovrebbero scomparire: la trasformazione digitale non permette più di rinunciare al confronto con i lavoratori.

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Heinz Bierbaum – I diritti dei lavoratori al primo posto

Si deve constatare che negli ultimi decenni il peso politico del lavoro è diminuito. I diritti dei lavoratori sono stati limitati e i sindacati sono stati indeboliti. È questa la conseguenza della politica neoliberista prevalente da tanti anni. Un elemento centrale della politica neoliberista è l’attacco ai diritti dei lavoratori. La cosiddetta riforma del mercato del lavoro è un fattore principale della politica d’austerità europea, cioè flessibilità dell’organizzazione del lavoro, meno tutela dei lavoratori, priorità degli accordi aziendali sui contratti collettivi, indebolimento dei sindacati.

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Intervista a ISMO

Vito Volpe – Presidente

Parlateci di voi…

ISMO è la “start-up” più longeva e dunque più innovativa. Infatti ha 45 anni, ma vive in una condizione di perenne giovinezza e di inconcludenza generativa.

ISMO è nata come incontro e convergenza di interessi culturali e intellettuali intorno alle questioni dei gruppi, dei comportamenti organizzativi, della partecipazione nel lavoro e non solo. A ciò si è via via aggiunto un impegno professionale e, dunque, un’attività di impresa di consulenza nella formazione del personale e del cambiamento organizzativo.

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