Francesco Riccardi – Il caso Stellantis, partecipazione aziende-lavoratori all’Anno Zero

Da svolta storica a occasione perduta, il passo rischia di essere breve per le relazioni industriali partecipative nel nostro Paese. L’ingresso di due rappresentanti dei lavoratori nel Consiglio d’amministrazione di Stellantis, la nuova holding a capo dell’alleanza tra Fca e Psa, si è risolta in una delusione per le organizzazioni sindacali nostrane.

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Renato Costanzo Gatti – Parliamo di cogestione

Non è solo il movimento delle sardine ad evidenziare la crisi afasica dei partiti, incapaci, tranne la Lega, di parlare con i cittadini in uno schietto confronto, soffocato invece dalla trasformazione dei partiti da “intellettuali collettivi” a comitati elettorali; anche su altri fronti si nota la vivacità di altri organismi democratici che sembrano voler ricominciare a fare politica. Mi riferisco alla recente proposta del segretario CGIL Landini per un impegno di governo-sindacati-Confindustria ad affrontare un futuro per il nostro paese che sembra avviato allo sbriciolamento.

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Focus FCA-Psa – La novità (che sa di Germania) dei lavoratori nel Cda.

«Al perfezionamento dell’operazione il Consiglio includerà due membri in rappresentanza dei lavoratori di Fca e di Groupe Psa». È sicuramente una delle novità dell’accordo Fca-Psa l’ingresso in Cda di componenti in rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori. Una pratica, questa, mutuata in particolar modo dal sistema tedesco, ma secondo una pratica invalsa negli Usa (soprattutto) e anche in altri Paesi.

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Focus FCA-Psa – Bentivogli: “Una svolta i lavoratori nel cda”.

Fca ha rassicurato i sindacati: la fusione annunciata con Psa non mette in discussione il piano di investimenti da 5 miliardi, mirato anche a salvaguardare l’occupazione in Italia. E’ quanto emerso da un incontro tra l’azienda automobilistica e i sindacati di categoria, che si è tenuto a Torino Mirafiori, nel quale il Ceo Emea di Fca, Pietro Gorlier, ha illustrato i contenuti di un memorandum che prevede una fusione al 50-50 con un primo board composto da 10 consiglieri tra cui 2 rappresentanti dei lavoratori uno, per Psa ed uno per Fca. L’assetto azionario sarà stabile per 7 anni ad eccezione della possibilità della famiglia Peugeot di salire e DongFeng scendere.

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Sabina Tagliavini – Blockchain: un nuovo paradigma di democrazia (sindacale)

Le prime 4 decadi di Internet ci hanno portato e-mail, World Wide Web, i social, big data, il cloud computing, l’IoT: la tecnologia collegata e sviluppata grazie ad Internet ha consentito un’importante riduzione i costi per ricerche, per la collaborazione e lo scambio di informazioni. Grazie ai sensori, la tecnologia ha “regalato” intelligenza a automobili, elettrodomestici, palazzi, città definendo un nuovo mondo smart.

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Il test dell’azienda Manfrotto, i lavoratori ora entrano in consiglio.

Per chi crede alla partecipazione dei lavoratori alle decisioni di impresa una luce si è accesa a Nordest. Nello scorso aprile il gruppo Vitec Manfrotto aveva chiuso con i sindacati un accordo-quadro che ora è stato spiegato in tutti i suoi contenuti. Il gruppo è fornitore globale di prodotti e servizi per il mercato del broadcast e della fotografia, è quotato a Londra e ha acquisito alla fine degli anni ‘80 la società veneta fondata dal fotografo Lino Manfrotto.

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Lamborghini, sindacati entusiasti del nuovo contratto integrativo.

L’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto integrativo in Automobili Lamborghini per il 2018, sottoscritta la settimana scorsa e che ora dovrà essere sottoposta al voto dei lavoratori, «rappresenta un grande risultato, sia sul piano contrattuale, sia sulla partecipazione negoziata». È il commento di Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl. Continua la lettura

Franco Monaco – Il laburismo cristiano di Pierre Carniti

(SCAVUZZO / AGF)

Da tempo avevo perso i contatti con lui. Ma, ai miei occhi, egli ha sempre rappresentato una eminente figura di riferimento per il sindacato, per la politica, per il cattolicesimo sociale.

Uomo dalla tempra forte e dalle convinzioni granitiche, dai modi sobri e persino rudi, tipicamente lombardi, carismatico leader dei metalmeccanici, la Fim, e poi della Cisl tutta. Un innovatore, forse il sindacalista che più si è spinto avanti nell’attiva difesa del valore dell’autonomia e nella tensione all’unità del sindacato.

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Marco Bentivogli – Impariamo a fare errori nuovi

«Sono una casta. Privilegiati che difendono altri privilegiati. Tutelano i fannulloni. Fanno i sindacalisti per non lavorare. Difendono solo le pensioni di anzianità e lasciano i giovani senza la prospettiva di una pensione dignitosa. Rappresentano i garantiti, disinteressandosi dei milioni di precari o di chi il lavoro non ce l’ha. Fanno scioperi che creano disagi più ai cittadini che alle controparti, di cui sono complici. Sono troppo legati alla politica. I bilanci e il tesseramento non sono trasparenti. Sono una cosa vecchia, inutile e dannosa, un retaggio del secolo scorso, un ostacolo alla crescita del Paese. Il sindacato in Italia è stato generalmente un fattore di ritardo che ha diminuito l’efficienza e la competitività complessiva del Paese».

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