Nasce l’Istituto Stato e Partecipazione.

Nell’epoca della globalizzazione, dell’individualismo sfrenato, del progressismo globalista che va a braccetto con la finanza, c’è ancora spazio per concetti come Patria e lavoro? L’Istituto «Stato e Partecipazione» nasce nella profonda convinzione che sì, anche in un’epoca «moderna» come la nostra, le migliori armi dell’uomo siano riposte nell’identità, nella responsabilità contro l’ipertrofia dei diritti, nell’amore per la propria comunità e per la Nazione intesa come entità che abbraccia sia le generazioni passate che quelle future.

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La Storia, Ideali e Azioni. La Prima Repubblica: gli Anni ’70 ’80 e ’90 fino a Mani Pulite – Antidoti al pensiero unico economico. Accame e il Socialismo Tricolore.

«Trovo buffi gli eroici soldatini che combattono le battaglie dell’antifascismo, contro un regime finito nella prima metà del secolo scorso e di cui da allora nessuno si è più seriamente proposto la restaurazione». Parole di un’attualità straordinaria pronunciate più di 15 anni fa da Giano Accame, che coglievano la strumentalità palese di chi, agitando fantasmi del passato, cercava di etichettare ogni avversario politico per estrometterlo dal dibattito pubblico, tentando di squalificarlo moralmente e impedendo allo stesso tempo un maturo rapporto con la storia. Lo stesso schema che si ripete oggi e che ha funestato l’agone politico per decenni, per via dell’egemonia culturale degli ambienti progressisti. Continua la lettura

Sovranità e lavoro: la “terza via italiana” che sfidò il modello anglosassone.

Ci sono alcuni libri che sono oro. Uno di questi è senza dubbio La terza via italiana: storia di un modello sociale (Castelvecchi, pp. 175, € 23,50) scritto dal giovane studioso Francesco Carlesi. Con «terza via italiana» l’autore intende quel modello sociale che, nascendo con il corporativismo fascista, sopravvisse fin nel dopoguerra dando impulso al «miracolo economico». I princìpi su cui si reggeva questa terza via erano la collaborazione di classe, la partecipazioni dei lavoratori, l’intervento dello Stato, spesa pubblica espansiva, protagonismo economico, programmazione, superiorità della politica sull’economia. Continua la lettura