Mario Bozzi Sentieri – Il caso. La svolta partecipativa dei sindacati: se capitale e lavoro marciano uniti

Dopo anni di chiusure acritiche e di conflittualità sociale  i sindacati italiani sembrano essere avviati sulla strada della partecipazione.  La proposta è contenuta nel documento “Un moderno sistema di relazioni industriali”, che verrà presentato nei prossimi giorni da Cgil, Cisl e Uil. Il documento rappresenta il tentativo da parte delle Confederazioni sindacali di aggiornare il sistema contrattuale,  dopo il fallimento, alcuni mesi fa, della trattativa con la Confindustria, unitamente alla  richiesta di una legge per rendere validi per tutti i minimi retributivi fissati nei contratti e all’indicazione di adottare un modello partecipativo con i rappresentanti dei lavoratori coinvolti nelle scelte strategiche delle imprese.

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Enrico Cisnetto – Il ritorno delle parti sociali

Avanguardia tra le avanguardie. Il metalmeccanico è da sempre il settore più turbolento e innovativo nel campo dei rapporti tra imprenditori e sindacati, e il piano appena lanciato da Federmeccanica ha le stigmate giuste per stravolgere (in positivo) le relazioni industriali, creando l’occasione per le parti sociali, dopo anni di discredito e vittime della disintermediazione renziana, di riprendersi un poco del ruolo perduto.

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Sanpellegrino, accordo con i sindacati per lo sviluppo dell’acqua minerale.

Il Gruppo Sanpellegrino ha firmato con Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil un Protocollo d’Intesa per sostenere il settore delle acque minerali – che in Italia occupa 35 mila persone con un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro – orientandone lo sviluppo verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Tra gli obiettivi: la tutela delle fonti, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione delle opportunita’ occupazionali e il miglioramento continuo degli standard di flessibilità, sicurezza e qualita’ del lavoro.

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Contratti, nuovo ultimatum di Renzi: “Il tempo sta per scadere”.

Sulla riforma della contrattazione “la palla è nelle mani delle parti. Ma il tempo sta per scadere. Se non si sbrigano loro, ci  pensiamo noi. E non è una minaccia, ma una semplice constatazione di  buon senso”. Lo riibadisce il premier Matteo Renzi in un’intervista al Sole 24 Ore,  anche se il responsabile del Lavoro,  Giuliano Poletti, smussa gli angoli sottolineando che è opportuno che “vada ancora lasciato giustamente lo spazio alle parti per il confronto”.

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Sixmemos – Democrazia economica

Il tema della governance d’impresa e quello del controllo democratico dei mercati finanziari emerge più evidente dopo la crisi, cosi come quello dell’aumento della disuguaglianza e alla concentrazione del capitale. Esistono nel mondo esempi di corporation avanzate controllate e gestite dai lavoratori, anche fuori dalla logica cooperativa. Il caso della Mitbestimmung in Germania.

Forum “Partecipazione incisiva” – Intervista a Roberta Bortone

BortoneCi parli di lei…

Sono un’allieva di Gino Giugni, con il quale mi laureai a Bari nel lontanissimo 1972 e con il quale ho collaborato fino alla sua morte. Sono stata professoressa di Diritto del lavoro nell’Università di Bari, in quella di Macerata e infine alla “Sapienza”, dove nel 2012 – grazie alla maturazione di ben 43 anni di contributi – ho deciso di andare in pensione anticipata, stanca delle inenarrabili difficoltà contro le quali mi facevano combattere i continui tagli alla ricerca, e da allora vado sperimentando la professione legale dalla quale mi ero astenuta per dedicarmi alla ricerca universitaria. L’impronta giugniana e la scelta del tempo pieno hanno di certo influito sui temi di mio interesse, facendomi privilegiare – oltre alle questioni di genere – gli aspetti legati all’autonomia collettiva piuttosto che gli argomenti più direttamente connessi alle vertenze individuali.

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Lavoro, 2016 può essere l’anno della partecipazione.

Proposte, iniziative, tavoli, negoziati, consultazioni: sono anni, per non dire qualche decennio, che si discute e si tenta di trattare intorno al tema, affascinante e complesso a un tempo, della cosiddetta “partecipazione dei lavoratori all’impresa”. Sono anni che, in sostanza, ci si esercita ai diversi livelli – sindacale e politico-parlamentare – su quelle che possono o potrebbero essere le vie per realizzare forme di intervento dei dipendenti nelle decisioni e nei risultati aziendali.

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