Welfare e modello Toyota nel contratto Rodacciai.

Nella fabbrica di Bosisio raggiunta l’intesa per 350 addetti, l’azienda: «Un accordo che recepisce le novità introdotte dalla normativa».

Un premio di risultato legato ad obiettivi di bilancio (utile e margine operativo lordo), e a parametri di produttività e qualità. L’inserimento nel contratto di elementi di welfare, come previsto della normativa e dal contratto nazionale dei metalmeccanici.

Per questi contenuti – qui solo sintetizzati – il contratto aziendale raggiunto nello stabilimento di Bosisio della Rodacciai è nuovo e innovativo. E con tutta probabilità è il primo firmato in un’azienda metalmeccanica lecchese dopo la sigla (a fine novembre) del contratto nazionale, che rappresenta il quadro in cui si definiscono gli accordi di secondo livello. La fabbrica Rodacciai di Bosisio occupa 350 lavoratori che, riuniti in assemblea, a larga maggioranza hanno approvato l’ipotesi di accordo. In ottobre, a sostegno della vertenza i lavoratori erano più volte scesi in sciopero, e avevano presidiato la fabbrica.

Nel contratto è presente – chiarisce una nota aziendale – «un impegno costante sui temi dell’ ambiente e della sicurezza con interventi infrastrutturali, impiantistici, e formativi».

Mauro Califano, direttore del personale di Rodacciai, sottolinea: «È stata una trattativa conclusa con un risultato win win: sia l’impresa sia i lavoratori si possono dichiarare soddisfatti dell’accordo. Come azienda, teniamo a sottolineare che il contratto rappresenta un salto culturale nelle relazioni industriali, perché i dipendenti sono coinvolti nell’andamento aziendale, visto che il la metà del premio è legata al bilancio».
Califano continua: «Oltre agli aspetti economici e alla novità costituita dagli elementi di welfare, vanno ricordati i contenuti del contratto che valorizzano la formazione, anche collegata a nuovi modelli di organizzazione e gestione, basati sui concetti del Toyota System. Con il contratto – conclude – si punta alla realizzazione di nuove realtà organizzative e gestionali, sempre più confacenti con l’attuale mercato settoriale e lavorativo». Positiva anche la valutazione del sindacato. Enrico Azzaro, segretario Uilm, spiega: «Grazie alla serietà e alla tenacia delle rappresentanze sindacali di fabbrica, in Rodacciai siamo stati capaci a dare una risposta significativa alle esigenze di tutela dei salari dei lavoratori. È stata una vertenza non facile, soprattutto a causa della situazione di mercato in cui operano le imprese della siderurgia. Insomma – conclude il segretario della Uilm – se consideriamo anche il rinnovo del contratto ne escono ancor più rafforzati sia le retribuzioni che i diritti dei lavoratori».

(www.laprovinciadilecco.it, 17.01.2017)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *