Confindustria: più crescita. Cisl: bene Renzi e Boccia su riforma dei contratti.

“La crescita deve essere il nostro progetto per il Paese”. Lo afferma il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia dal palco dell’Assemblea di Assolombarda: “Partiamo dagli effetti sull’economia reale – spiega – individuiamo strumenti e poi consideriamo i saldi di bilancio, non facciamo l’errore di partire dai saldi di bilancio”.

“La nostra sfida è crescere nelle fabbriche, sia in cultura che e dimensionalmente”, ha aggiunto spiegando che si “è aperto un confronto su legge di bilancio con il Governo, che prevede una serie di assi importanti”. Uno di questi “è la produttività”, legato alla contrattazione, su cui Confindustria chiede al Governo di “non intervenire” e lasciare la materia alle parti sociali. Al Governo però Confindustria chiede un “intervento sulla politica fiscale, detassando i contratti di secondo livello”.

“Le parti sociali devono fare il loro mestiere riformando i contratti ma il Governo deve fare la sua parte rendendo strutturale la detassazione del secondo livello contrattuale per favorire una nuova stagione di relazioni industriali partecipative e non antagonistiche”, ha sottolinea il Segretario Confederale della Cisl, Gigi Petteni presente oggi all’Assemblea di Assolombarda a Milano.

“Ha fatto bene il Presidente di Confindustria Boccia a ribadire oggi dall’Assemblea di Assolombarda che tocca alle parti sociali riformare il sistema delle relazioni industriali e dei contratti, in modo da alzare la produttività ed i salari dei lavoratori. Ma è stato altrettanto positivo che oggi il Presidente del Consiglio Renzi abbia sottolineato l’impegno del Governo a non intervenire per legge sulla riforma dei contratti, dando fiducia a chi si vuole mettere in gioco. E’ importante che si rafforzi nel paese questo dialogo costruttivo tra le istituzioni e le parti sociali, attraverso un clima di condivisione e di coesione sociale sugli obiettivi da raggiungere e sugli strumenti in grado di favorire la crescita del paese. Questa è stata sempre la politica della Cisl, l’unica strada per poter governare i cambiamenti con il protagonismo dei corpi intermedi e dei lavoratori”.

(www.conquistedellavoro.it, 10.10.2016)

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