Gli interventi sporadici non bastano, ci vuole un patto per il lavoro e lo sviluppo.

(…) Al proposito si evoca da più parti il modello tedesco, il cui caposaldo è, al di là di quel che dicono gli ultra liberisti: una effettiva “democrazia economica” che attraverso i comitati di gestione (la Mitbestimmung) e la contrattazione decentrata, coinvolge il sindacato e i lavoratori nel governo delle imprese. In effetti quella del decentramento contrattuale purtroppo è in Italia una questione che non riesce a sbloccarsi anche per le resistenze delle organizzazioni sindacali.

(…) Questo ha rimodellato il ruolo del sindacato e dello stato nella creazione delle tutele e delle opportunità occupazionali. Si tratta di un modello profondamente alternativo al nostro attuale (che però subdolamente tollera povertà e precarietà selvagge) ma che vale la pena di prendere in considerazione se volgiamo incidere nella carne della enorme “questione sociale” che abbiamo di fronte, che ha per protagonisti i nostri figli.

(E. Rossi, www.huffingtonpost.it, 04.09.2014)

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