Imprenditori cooperativi.

Per le imprese cooperative imolesi siamo alla chiusura delle Assemblee di Bilancio dell’anno 2016. Dall’esame d’insieme si evidenzia una situazione che presenta risultati positivi in tutti i settori produttivi, nei servizi e nella distribuzione, ad eccezione del comparto delle costruzioni edili, anche se si colgono segnali di crescita delle imprese attive dopo almeno un quinquennio di fortissima crisi.

A questo si accompagnano le stime sull’anno in corso da parte degli imprenditori cooperativi che leggono un 2017, pur con luci e ombre, con andamenti stabili e in miglioramento rispetto all’anno precedente, con una forte ripresa degli investimenti. Il rilievo che la cooperazione ha nel nostro territorio è tale che l’intera società riflette positivamente di questi risultati. La natura d’impresa sociale, a forte partecipazione dei soci lavoratori e valenza identitaria, è un valore per tutta la comunità. Dalla crisi non si è usciti senza conseguenze in particolare per il comparto collegato con le costruzioni e l’edilizia, pesantemente coinvolti in una crisi strutturale, ma anche per altri versi nell’agroalimentare, con la chiusura d’importanti realtà. Ma più forte della crisi è stata la capacità di reazione delle cooperative, delle basi sociali, portando i consigli di amministrazione e le tecnostrutture a ristrutturare e rilanciare le imprese con coraggio e visione sul futuro e il mercato, o meglio i mercati nazionale e in particolare internazionali hanno premiato. La cooperazione trova ancora nella nostra città uno dei riferimenti più significativi nella presenza e la diffusione della cooperazione sociale, una vera, radicata e autentica forma d’impresa che supporta e integra il sistema di welfare nel nostro territorio. Dal 2008, inizio della crisi, in un tempo di radicali cambiamenti per intensità e imprevedibilità, la cooperazione imolese, per la forza dei legami tra i soci e tra i lavoratori, unita alla capacità imprenditoriale, ha colto importanti opportunità di crescita e di sviluppo, dimostrandosi capace di capire e anticipare i cambiamenti senza paure. Tutto questo è stato fatto con uno sguardo sulla realtà positivo, anche nei passaggi più difficili, in forza di una storia e di valori ancora oggi condivisi. Una storia di persone, di donne e uomini, di passione e creatività, di amore per il lavoro e per i propri prodotti. Una storia del fare bene insieme che va oltre i confini della propria impresa nel farsi carico del bene di una intera comunità. L’unità del movimento cooperativo è uno di questi valori e il movimento cooperativo imolese ne è stato anticipatore costituendo a Imola la prima realtà territoriale di Alleanza delle Cooperative Italiane. Oggi assistiamo però ad un ritardo nel processo nazionale, un ritardo che penalizza il movimento dei cooperatori e delle cooperative. Molto ancora rimane da fare, soprattutto nell’operare con coerenza con ideali e valori autenticamente cooperativi, rinnovando il patto intergenerazionale che è alla base dell’impresa mutualistica, nella creazione di nuovi posti di lavoro, raccogliendo l’opportunità data dalle nuove tecnologie, innovando sistemi e processi produttivi. Un percorso sfidante e aperto al confronto con tutti per costruire nuove opportunità di crescita per la comunità, perché Imola sia sempre più inclusiva, moderna e attrattiva.

(G. Bettini, www.ilnuovodiario.com, 05.06.2017)

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