Le tute blu del nuovo millennio sono quelli che lavorano al computer.

Il mito infranto di una generazione che è passata dal sogno infranto di fondare una start up a impieghi da operaio 2.0. Pochi posti davvero creativi. Molti per la manodopera a basso valore aggiunto.

I galoppini della Rete, abituati ad andare avanti senza orari, a cottimo, da casa come le sarte di una volta. “Quando dico che mestiere faccio, la gente subito: bello ! Bè, insomma, due cojoni”.

(…) “E’ un Far West” dice Patrizia Tullini, docente di Diritto del lavoro all’Università di Bologna: “In cui il grosso del potere contrattuale è nelle mani dei committenti”.

(…) L’ultima novità riguarda i soldi. Virtualizzati, anche quelli: sulla piazza di Amazon i lavoretti sono pagati spesso non con dollari veri, ma con monete immateriali da spendere dentro la stessa piattaforma per acquistare libri, scarpe, dvd.

(F. Sironi, Il Foglio, 23.06.2014)

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