Non solo contrattazione aziendale. Nuovo welfare e flessibilità.

(…) Ci si dimentica che tra le componenti del Clup (Costo del lavoro per unità di prodotto) il salario ha sempre meno peso e che sono ben altri i costi che pesano come macigni sul costo del lavoro come le spese contributive, le addizionali regionali, provinciali, ecc.. Ma il problema da affrontare è quello del modello d’impresa, e della relazione tra management e lavoratori.

(…) Basta scorgere i capisaldi del leggendario modello tedesco per notare subito come questo si fondi su una dinamica partecipativa nei rapporti tra le parti, vera chiave per uscire dall’impasse.

(…) Solo se alcune scelte di indirizzo e di business dell’azienda vengono prese insieme ai lavoratori questi saranno disposti ad accettare che una componente, anche ampia, della loro retribuzione dipenda dal buon esito (o meno) di esse.

(…) Abbiamo poi il welfare aziendale, troppo spesso visto come strumento di marginalizzazione del sindacato, e invece chiave di una nuova stagione delle relazioni industriali soprattutto se si supera la volontarietà del welfare aziendale dando spazio a quello contrattuale.

(F. Seghezzi, Il Foglio, 17.10.2015)

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