Intervista a Guido Antolini

Ci parli di lei…

Ho 61 anni, ho finora vissuto una vita molto intensa, con esperienze diversificate e significative. Universitario fuori sede, sono entrato in BNL da neolaureato nel 1982. Nel 1987 sono diventato Funzionario, e dopo aver ricoperto diversi incarichi sempre nell’ambito del Credito, in numerose filiali italiane, mi sono avvicinato all’attività sindacale nel 2000. Erano i tempi in cui tutti i dipendenti BNL erano individualmente azionisti, prima per l’offerta ricevuta in sede di privatizzazione, poi per la possibilità di avere il pagamento in azioni del premio annuale di rendimento.

Il sindacato del quale ho successivamente ricevuto l’incarico di coordinare nella BNL, il Dircredito, ritenne di affrontare le burocrazie imposte dalla Legge (il TUF – dlgs 58/99) per offrire ai dipendenti e a ogni altro Piccolo Azionista interessato la possibilità di essere rappresentato in Assemblea attraverso la costituzione di una Associazione di Piccoli Azionisti, Azione BNL.

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Intervista a Peter Scherrer

Tell us something about you…

I am the Deputy General Secretary of the European Trade Union Confederation (ETUC). I served an apprenticeship as a metal worker (since 1974 member of the IG Metall) and studied history and sociology in Berlin, Bielefeld and Newcastle-upon-Tyne. In the field of workers participation I served as a works council, a member of various supervisory boards (ThyssenKrupp, Opel, Vodafone) and I was more than three years with ArcelorMittal as a Labour Director and member of the management committee in a steel plant. From 2005-2011 I was General Secretary of the European Metalworkers Federation (EMF).

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Impresa sociale, lavoratori protagonisti.

Lavoratori protagonisti della nuova impresa sociale. Non basta più, infatti, che siano informati di attività e nuove iniziative (come oggi), ma serve un meccanismo effettivo di consultazione o di partecipazione, mediante il quale siano posti in grado di esercitare influenza sulle decisioni, specie per le questioni che incidono direttamente su condizioni di lavoro e qualità di beni o di servizi. A stabilirlo, tra l’altro, è il dlgs di riforma della disciplina dell’impresa sociale (dlgs n. 155/2006), approvato in via definitiva mercoledì dal consiglio dei ministri.

(D. Cirioli, www.italiaoggi.it, 30.06.2017)