La democrazia economica si conquista con la partecipazione.

Nel paese dei disuguali

Giovedì 15 febbraio, nella sede di Coworking 311 in Lungadige Galtarossa a Verona, Dario Di Vico ha presentato il suo nuovo libro Nel Paese dei disuguali. Noi, i cinesi e la giustizia sociale edito da Egea. All’appuntamento, moderato da Patrizio del Prete,  è intervenuto  il Segretario della Cisl Veneto Onofrio Rota. L’inchiesta dell’autore indaga diversi aspetti della società italiana e offre un quadro dei cambiamenti degli ultimi 20 anni. «Sono numerosi i fattori di esclusione  – spiega Di Vico –, la disuguaglianza non è solo economica e si insinua nei corpi sociali, ad esempio tra Nord e Sud, come anche tra gli stessi Paesi del G7». Emerge quindi una realtà complessa e stratificata che «solo attraverso analisi puntuali che non si arrendono alle generalizzazioni può essere compresa».

 

Del Prete ha chiesto al Segretario della Cisl cosa abbia fatto il sindacato in una prospettiva di democrazia economica per dare voce a chi non ne ha. Partendo dalla crisi del 2008, Rota ha sottolineato che «ad oggi la ripresa si fa sentire con un incremento di 28 mila occupati rispetto al passato; la bilancia occupazionale adesso è rivolta soprattutto ai settori del turismo, del commercio e dei servizi alla persona, che sono contrattualmente quelli più fragili e quindi democrazia economica per la Cisl vuol dire difendere i posti di lavoro, redistribuire il reddito, implementare gli ammortizzatori sociali ma anche partecipazione e formazione dei lavoratori».

Sul tema interviene anche Di Vico: «La democrazia economica si costruisce con la partecipazione dei lavoratori all’impresa e agli utili e quindi attraverso la ricucitura della politica con i cittadini e, in questo tempo, con la capacità di gestire il flusso migratorio». L’autore ha quindi puntualizzato che il problema dell’ingiustizia sociale  oggi è rappresentato anche dal divario che si è creato tra le generazioni. «Le sfide che ci attendono sono complicate – ha concluso Di Vico – dobbiamo capire come introdurre i giovani nel mondo del lavoro, come fargli da guida e, in questo senso, analizzare i processi sociali vuol dire porsi le domande giuste e aiutare gli altri a trovare risposte».

(www.verona-in.it, 19.02.2018)

 

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