Il sindacato nella tenaglia, orfano della politica e distante dal lavoro.

Alla vigilia dell’apertura del congresso nazionale della Cgil l’intero sindacato italiano sembra come stretto da una tenaglia. Da una parte c’è l’offensiva della politica che non solo non riconosce più il ruolo della concertazione e dell’annesso potere di veto ma sta illustrando un’altra idea della società di mezzo.

(…) L’altro braccio della tenaglia sta in una progressiva perdita di aderenza ai mutamenti del lavoro e dell’economia reale.

(…) Aggiungo che il lavoro autonomo è considerato ancora una variante negativa di quello dipendente e che nessun monitoraggio è partito sulla realtà dell’auto-impiego dei giovani (uno su quattro).

(…) Se però dalle questioni organizzative passiamo ai contenuti l’unica considerazione sensata che si possa avanzare è che una nuova stagione del sindacato non si può inventare a tavolino. Bisogna partire dalle esperienze e come tali quelle che recano con sé un margine interessante di innovazione provengono dalla contrattazione aziendale.

(D. De Vico, Corriere della Sera, 04.05.2014)

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