Via libera alla nuova contrattazione.

Firmato a Mantova tra i sindacati di categoria FenealUil Filca Cisl Fillea Cgil e l’azienda del legno Mauro Saviola l’accordo che delinea la nuova contrattazione di secondo livello del Gruppo.

L’intesa segna un momento di grande importanza nella ridefinizione delle relazioni industriali per la società di Viadana (Mn), essendo la prima del genere siglata nel comparto, ma anche per il numero di lavoratori che coinvolge – più di 800 – e per le soluzioni innovative proposte. Integrazione di Gruppo e sinergie, competitività e redditività dell’impresa, concreta partecipazione dei lavoratori ai risultati e all’andamento dell’azienda, premio alle prestazioni, sono i criteri ispiratori dell’accordo.
“L’intesa, raggiunta dopo mesi di intenso confronto lo scorso 22 luglio – spiegano i sindacati – è stata sottoposta al voto dei lavoratori facendo registrare il 76,3% dei consensi”.

“Siamo soddisfatti del riscontro positivo ricevuto dai lavoratori su quello che si può definire il secondo accordo integrativo più importante in Italia – dichiara Fabrizio Pascucci – FenealUil Nazionale. – Esso interessa circa 800 lavoratori e prevede, in particolare, accanto al mantenimento della quattordicesima e di alcune specifiche indennità quali trattamenti di secondo livello, la definizione delle regole riguardanti il riconoscimento del nuovo premio di risultato variabile”.

Per Luciano Bettin – Filca Nazionale, “il risultato ottenuto assume ancora più importanza alla luce della fase di crisi che il gruppo sta affrontando con impegno, rispettando i vincoli di un piano di ristrutturazione del debito avviato nel 2012 e che si concluderà nel 2018. La firma dell’intesa permette un profondo coinvolgimento dei lavoratori nel raggiungimento degli obiettivi del Gruppo con meccanismi di trasparenza nella gestione e nelle erogazioni salariali integrative dei prossimi anni”.
“L’accordo – conclude Rolando Feltrin – Fillea Cgil – conferma la volontà delle parti di sviluppare, nell’ambito dei piani di rilancio messi in atto, un sistema di relazioni sindacali che potenzino i rapporti reciproci per affrontare le tematiche che riguardano sia l’occupazione che le condizioni generali di lavoro di ogni stabilimento, e sia l’accrescere della competitività del gruppo in un mercato sempre più complesso, competitivo e condizionato da eventi nazionali ed internazionali”.

“Dopo un anno e mezzo di trattative – spiega Alessandro Saviola, presidente dell’omonimo Gruppo – abbiamo raggiunto un accordo. Siamo ancora in una fase sperimentale. Restano i benefit legati agli incarichi. Mentre abbiamo puntato a previdenza integrativa e fondo sanitario. Il nostro obiettivo è cambiare l’approccio culturale e puntare alla fidelizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori”. Integrazione di Gruppo e sinergie, innovazione e sviluppo, competitività e redditività dell’impresa, concreta partecipazione dei lavoratori ai risultati e all’andamento dell’azienda, premio alle prestazioni individuali e ai risultati di ‘squadra’, rafforzamento del welfare aziendale, e rinnovata organizzazione del lavoro, questi i criteri ispiratori dell’intesa che coinvolge 824 lavoratori appartenenti agli stabilimenti dislocati lungo la Penisola (Mantova, Siena, Treviso, Pavia, Pesaro) e che può definirsi storica proprio per il valore e il prestigio del colosso mantovano (Saviola holding vanta in generale un fatturato di 539 milioni di euro, 1.360 dipendenti complessivi tra Italia, Belgio e Argentina), per i tempi difficili in cui è maturata, per le soluzioni proposte.

Il contratto prevede, infatti, il riconoscimento per ciascun lavoratore di un premio suddiviso sulla base del raggiungimento di obiettivi e risultati valutati su base annua e su diversi livelli: una quota del 55% per quello di reparto; una del 25% per quello di Gruppo; una del 20% per il contributo individuale. Si tratta di una struttura contrattuale che risponde sostanzialmente all’esigenza di semplificare i trattamenti previsti dalla passata contrattazione aziendale, calibrandoli omogeneamente per tutte le Unità Produttive, di introdurre per tutti i lavoratori un nuovo sistema di retribuzione integrativa legato ai risultati e alla “produttività”, con erogazioni collegate proporzionalmente ai minori o maggiori risultati operativi previsti.
Con l’accordo si è raggiunto un ottimo risultato dopo un confronto a tratti intenso, ma sempre costruttivo, in grado di premiare il lavoro, gli sforzi e l’impegno di tutte le Parti coinvolte e soprattutto di favorire un innovativo e radicale cambiamento dell’intera contrattazione di secondo livello del Gruppo. Non va dimenticato che l’azienda, nel mese di dicembre 2014, aveva dato disdetta di tutti gli accordi integrativi applicati negli anni nelle diverse società del Gruppo.
A fine Luglio 2015, a conclusione di un serrato confronto iniziato a metà del 2014, azienda e sindacato avevano sottoscritto un’ipotesi d’intesa con i contenuti generali da portare all’approvazione delle assemblee dei lavoratori nei diversi siti produttivi del Gruppo.

Nel mese di settembre 2015, si sono quindi svolte le assemblee sindacali che hanno permesso l’approvazione definitiva dell’accordo con la partecipazione di quasi il 60% dei lavoratori: tre dipendenti su quattro hanno espresso parere favorevole sui contenuti dell’intesa. Dalla provincia di Mantova e dal Gruppo Saviola un segnale e un modello per relazioni sindacali destinate a potenziare i rapporti reciproci, per affrontare tematiche che riguardino l’occupazione, le condizioni generali di lavoro, lo sviluppo della competitività in un mercato sempre più complesso, competitivo e influenzato da eventi nazionali e internazionali.

(M. Carucci, www.avvenire.it, 25.09.2015)

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